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venerdì 12 ottobre 2007

STORIE DI CAMPER A CONFRONTO

quella bella....

tratto da "L'Eco di Bergamo"

Lui ai Riuniti, il figlio dorme in camper

Da Ventotene, nel Lazio, a Bergamo, in un viaggio in camper di 700 chilometri per ricoverare il padre Michele ai Riuniti di Bergamo. Vitto e alloggio per i tanti giorni di degenza del familiare malato sarebbero stati troppo onerosi per il figlio Davide e l’amico Gennaro, pensionato romano proprietario del camper messo a disposizione in questo viaggio della speranza.


Una casa viaggiante, un’alternativa all’albergo, con una scoperta che ha commosso i due «ospiti» del parcheggio della Croce rossa, dove il loro camper è fermo dal 25 settembre: «Il sostegno del quartiere e dei camperisti orobici». Con questi ultimi che hanno un progetto per il nuovo ospedale: creare aree di sosta interne alla struttura sanitaria per i camper dei familiari dei degenti provenienti da fuori Bergamo. In città non manca tuttavia una fitta rete di solidarietà che mette a disposizione camere e appartamenti per le famiglie dei pazienti.

(05/10/2007)

.....e quella brutta

Droga, trasportavano cocaina dentro surf: arrestati
mercoledì, 10 ottobre 2007 2.24 144


ROMA (Reuters) - La polizia ha arrestato 6 italiani coinvolti in un traffico di cocaina proveniente dal Perù, trasportata in Italia all'interno di alcune tavole da surf. Lo ha reso noto oggi la Squadra mobile di Roma.

Dopo mesi di indagini e migliaia di chilometri di pedinamento, ieri gli agenti hanno prima fermato due membri della banda incaricati di trasportare a Roma quattro windsurf "ritoccati", e poi hanno arrestato gli altri presunti trafficanti nelle loro abitazioni nella capitale.

I windsurf erano arrivati dal Perù via mare e consegnati in un piccolo porto dei Paesi Baschi ai due "autisti" della banda, che li dovevano riportare a Roma a bordo di un camper.

Gli agenti della squadra mobile, coordinati dalla Dda e in accordo con le autorità spagnole, hanno seguito per 4850 chilometri il viaggio del camper, per poi intervenire all'entrata di Roma.

All'interno delle tavole e degli alberi dei boma - le vele dei windsurf - gli inquirenti hanno trovato 21 chili di cocaina, per un valore di un milione e mezzo di euro.

Alcuni dei presunti trafficanti - tutti romani, di età compresa tra i 32 e i 53 anni - gestiscono attività commerciali all'estero, mentre uno è proprietario di una trattoria nel quartiere romano di Torpignattara. Agostino Fidelio, classe 1954, è proprietario di un villaggio turistico in Ecuador.

Secondo gli inquirenti, la cocaina sarebbe stata procurata da Fidelio che l'avrebbe poi imbarcata alla volta dell'Europa da un porto del Perù.

© Reuters 2007. Tutti i diritti assegna a Reuters.

......che ne pensate??? forza coi commenti. Ciao.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Non capisco il nesso tra le due storie. La prima nasce dal fatto che un camperista considera il proprio mezzo come una seconda casa. Il poter assistere una persona in un ospedale avendo a disposizione la "propria" casa é impagabile. Ne sa qualcosa mia moglie che, quando ero ricoverato in ospedale lontano da casa, la prima volta si faceva 300 Km, avanti e indietro (e potete pensare anche chi sta ricoverato che é combattuto tra il dire: "quando vieni a trovarmi" e tra il "stai a casa che non ho bisogno che vieni tutti i giorni").
La seconda volta é stata in albergo, ma non é come essere a "casa" propria.
Ben vengano gli ospedali che offrono questo servizio in più. Ma prima é meglio, vedi Esine, che si prediligano e spese per i pazienti , o i presidi primari per offrire una buona assistenza e poi.. anche la sosta. E' già una bellissima cosa che la sosta venga tollerata o che riservino due-tre piazzole senza corrente ne scarico per i mezzi di più grande dimensione.
Per quanto riguarda la seconda storia, se fossero stati in furgone che cambiava? Sarebbero andati più veloci e avrebbero seminato la polizia?
O solo chi usa il camper non deve trasportare droga? Che intendevi dire ?

Anonimo ha detto...

Mi permetto di dire una cosa a proposito del post: se il trafficante (presunto o gli han già fatto il processo?) fosse stato un poliziotto, un carabiniere, un amico di loro o del politico di turno si sarebbe inserita la voce: A.F. 53 anni di Roma. Visto che non é di quella razza han messo nome e cognome, età, mancava l'indirizzo per contattare i suoi parenti per vedere se qualcosa era rimasto.
Scusate lo sfogo....

umonopoli ha detto...

sono semplicemente due notizie tratte dalla stampa. La prima, il viaggio della speranza, ha avuto ampio risalto a Bergamo, ne han parlato parecchio; ho avuto modo di parlarne con medici dell'ospedale di Seriate. Secondo me si colloca bene nello spunto trattato nei post del 20 e 22 settembre u.s. Riguardo alle " spese per i pazienti di Esine..." non penso che riservare qualche parcheggio ai camper ospiti a Esine con due prese acqua stravolga il bilancio dell'ospedale. Ovvio che sarebbe opportuno dedicassero maggior attenzione a quello che dici tu... ma l'uno non esclude l'altro.

Anonimo ha detto...

No comment!

icaro ha detto...

Ciao a tutti,
caro Gianpaolo, considerando il fatto che, come avrai visto, il nostro caro Umberto, ci da dentro di brutto.... nel senso che inserisce post, commenti, foto e addirittura gadget, io che da parecchio non "blggavo" e dunque non mi facevo vedere, ho trovato queste due notizie e le ho volute pubblicare insieme anzi addirittura in contrapposizione. Ritengo infatti che le due cose siano episodi diametralmente opposti dello stesso mondo.
Il primo caso, esprime sicuramente l'aspetto positivo sia per la possibilità di poter assistere i propri cari nel momento del bisogno, ma soprattutto per l'espressione di solidarietà che il mondo dei camperisti (camperisti orobici) ha rivolto ad uno sconosciuto. La seconda squallida storia invece.... dimostra che non è il camper che fa il camperista, ma è lo spirito di solidarietà e di amicizia che può fortificare un gruppo rendendolo unito ed omogeneo.

Anonimo ha detto...

Adesso ho capito il senso delle due notizie.

E approvo in pieno il tuo pensiero.

Se facevi il cappello al tuo post, sarebbe stato meglio per i duri di "comprendonio", come me.

Non preoccuparti, pochi post ma molti commenti....

ciao

icaro ha detto...

Giampaolo non ti preoccupare, non sei l'unico "duro di comprendonio".
Fa comunque piacere sapere che il proprio modo di vedere le cose sia condiviso anche da altri.
Adesso devo proprio andare: è arrivata la mia dolce metà a portarmi le praline di Grappa di Exquisita ..... mmmh ...gnam mmh.....
Ciao....
(che buone.....) mmmh....

umonopoli ha detto...

no comment al no comment .!? ;-)

Anonimo ha detto...

Il blog deve essere apolitico e la mia risposta sull'ospedale avrebbe dovuto toccare questo argomento per quanto riguarda l'uno non esclude.....
Ho preferito non continuare.
E non continuo neanche ora.
ciao

icaro ha detto...

Giampaolo, se permetti, voglio darti un suggerimento: Stai sereno!!
Ciao

Anonimo ha detto...

Non posso star sereno. Quando si parla dell'ospedale di Esine mi si rizzano i pochi capelli bianchi.
Ma più che l'ospedale é per le persone che.....
basta!!!!!
ciao a tutti