Fuoco e fiamme per la Focarina Cesenatico, Forli' il 18 marzo 2007
Anche quest'anno, il 18 marzo 2007, a Cesenatico, fuoco e fiamme in programma per la festa della Focarina. La sera che precede il giorno di San Giuseppe, infatti, in Piazza Andrea Costa, viene riproposto il tradizionale appuntamento dell'Associazione Lungo Raggio, con il patrocinio del Comune della località balneare. La festa, alla quale collabora anche il Centro Sociale Anziani, è allietata da varie animazioni di strada e fa perno sul grande falò che accende la piazza in un augurio di buona sorte, col quale si dà l'addio all'inverno. Completano l'allegro quadro della festa popolare, contrassegnato da piacevole musica, numerosi stand gastronomici. L'appuntamento di Cesenatico si arricchisce dei vari ristoranti di pesce dell'Adriatico, incastonati nel suggestivo porto canale Leonardesco. Mentre, passeggiando lungo le sue rive, si possono ammirare bragozzi, battane e conserve, enormi recipienti conici nei quali si stivava il pesce fresco, ricoperto di ghiaccio e di neve pressati, a testimonianza appunto della precisa identità marinara della città.
Anche quest'anno, il 18 marzo 2007, a Cesenatico, fuoco e fiamme in programma per la festa della Focarina. La sera che precede il giorno di San Giuseppe, infatti, in Piazza Andrea Costa, viene riproposto il tradizionale appuntamento dell'Associazione Lungo Raggio, con il patrocinio del Comune della località balneare. La festa, alla quale collabora anche il Centro Sociale Anziani, è allietata da varie animazioni di strada e fa perno sul grande falò che accende la piazza in un augurio di buona sorte, col quale si dà l'addio all'inverno. Completano l'allegro quadro della festa popolare, contrassegnato da piacevole musica, numerosi stand gastronomici. L'appuntamento di Cesenatico si arricchisce dei vari ristoranti di pesce dell'Adriatico, incastonati nel suggestivo porto canale Leonardesco. Mentre, passeggiando lungo le sue rive, si possono ammirare bragozzi, battane e conserve, enormi recipienti conici nei quali si stivava il pesce fresco, ricoperto di ghiaccio e di neve pressati, a testimonianza appunto della precisa identità marinara della città.
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